Tecnologia e Decorazione – Brian Rasmussen racconta le nuove lampade

Il designer Brian Rasmussen racconta le sue nuove creazioni per Pallucco.

Brian Rasmussen

L’architetto e designer danese Brian Rasmussen ha recentemente cominciato una collaborazione con l’azienda Pallucco per cui ha creato due nuove lampade: Grid e Ring.

Pallucco percorre le vie del design sin dagli anni ’80, identificando e scegliendo non quello che è semplice moda, ma quello che rappresenta la tendenza dello stile.

Negli ultimi decenni la produzione dell’azienda si lascia contaminare da diverse culture, allargando così il gruppo di designer che produce e sperimenta nuove soluzioni esplorando le frontiere del design contemporaneo fatto di libertà espressiva.

“A primo impatto Grid può sembrare una lampada classica,”– afferma Rasmussen“ma la particolarità della griglia le dona movimento e un carattere particolare. Sono sempre stato affascinato dagli elementi puramente tecnici, dove non c’è nessun tipo di nostalgia o sentimentalismo, come ad esempio le griglie frangiluce delle lampade tecniche.”

L’ispirazione nasce quindi dalla combinazione di tecnologia e decorazione?

Mi piaceva l’idea di poter combinare un’anima decorativa a un oggetto così tecnico. La cupola continua ad essere l’anima tecnologica della lampada dalla quale parte la sorgente luminosa.

Il dualismo è evidente anche nella combinazione tra i due elementi di Grid?

Sì, ho voluto rappresentare un immediato e evidente dialogo tra la cupola, che è un archetipo decorativo, e l’anima luminosa della lampada, deformata da queste curve che le danno movimento. Il dualismo di Grid è quindi immediato: da un lato la cupola, elemento semisferico regolare che offre staticità e rigore, disponibile esclusivamente in bianco o nero; dall’altro la griglia, Grid appunto, che scardina questo rigore liberando l’anima decorativa della lampada, attraverso l’intersezione di linee che si curvano al centro.

Ring ha una componente decorativa più forte rispetto a Grid. Qual è la particolarità di questa lampada?

Gli anelli intrecciati la rendono a primo impatto molto decorativa, pur essendo una lampada rigorosa nel suo design. Infatti, gli anelli tra loro rispettano degli spazi ben precisi grazie ad una logica e ad una resa geometrica perfetta, senza lasciare spazi vuoti. Per stare il più vicino possibile tra di loro, gli anelli dei diffusori seguono una logica geometrica che sembra ottimizzare lo spazio disponibile.

Le due lampade hanno molti punti in comune: quali sono le differenze maggiori, soprattutto nella destinazione d’uso?

Sono due proposte complementari il cui stile permette di arredare un ambiente residenziale con uniformità. Grid, che ha una fonte luminosa unicamente verso il basso, è ideale sopra un tavolo, sia in un’abitazione sia in un ufficio, come ad esempio in una sala riunioni.

Ring è più simile ad una scultura, quindi ideale anche per zone ampie come i foyer in hotel, dove può anche non essere la fonte luminosa principale. E’ un decoro vero e puro e nelle sue versioni oversize troneggia al centro di grandi spazi contract.

Qual è il tuo pensiero sul design come sintesi tra tecnologia, funzionalità e estetica?

In questi tempi il decoro ha una sua anima e un suo valore, quello di arricchire l’ambiente circostante. Dopo anni in cui il decoro era quasi scomodo e si privilegiava la funzionalità e il lato tecnico di un prodotto, ora si sta tornando verso questa concezione di sintesi di tutti gli aspetti. Il design senza estetica perde uno dei suoi elementi fondamentali.

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