Il nuovo Musée du Quai Branly a Parigi

L’Ateliers Jean Nouvel sulle rive della Senna

A trent’anni dal Centre Pompidou ed a venti dal Musée d’Orsay, è stato recentemente aperto nella capitale francese un nuovo, grande spazio espositivo: il Museo di Quai Branly (37, quai Branly; 75007 Paris;www.quaibranly.fr), il più importante nel mondo dedicato alle arti e alle civiltà primitive di Africa, Asia, Oceania e delle Americhe. Divisa nelle quattro grandi aree geografiche, la collezione permanente ospita all’incirca 300.000 pezzi, di cui 3.500 saranno esposte in modo permanente.

Il progetto è dell’Ateliers Jean Nouvel, Grand Prix d’Architecture nel 1987, che a Parigi ha già realizzato anche l’Istituto del Mondo Arabo e la Fondazione Cartier per l’Arte Contemporanea. Voluto, sostenuto e inaugurato lo scorso giugno dal presidente Jacques Chirac, alla presenza del segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, il museo si sviluppa in quattro corpi e uno spazio a verde, su una superficie totale di 39.000 mq (tra giardini, uffici e spazi espositivi) ed è qualificato dall’originale rivestimento naturale esterno, ideato da Patrick Blanc e costituito da un muro vegetale di 800 mq con 15.000 piante di 150 differenti specie provenienti da Giappone, Cina, Europa centrale e Stati Uniti.

Gli spazi interni per le mostre, ai quali si affiancano la mediateca e una sala di lettura, si completano con il teatro all’aperto (che prevede programmi di musica e danze, legate agli eventi in corso) e il tetto a terrazza con il ristorante (da cui si vedono la Senna e la vicinissima Torre Eiffel), destinato a diventare meta preferita di parigini e turisti.

L’ARCHITETTURA

A trent’anni dal Centre Pompidou ed a venti dal Musée d’Orsay, è stato recentemente aperto nella capitale francese un nuovo, grande spazio espositivo: il Museo di Quai Branly (37, quai Branly; 75007 Paris;www.quaibranly.fr), il più importante nel mondo dedicato alle arti e alle civiltà primitive di Africa, Asia, Oceania e delle Americhe. Divisa nelle quattro grandi aree geografiche, la collezione permanente ospita all’incirca 300.000 pezzi, di cui 3.500 saranno esposte in modo permanente.

Il progetto è dell’Ateliers Jean Nouvel, Grand Prix d’Architecture nel 1987, che a Parigi ha già realizzato anche l’Istituto del Mondo Arabo e la Fondazione Cartier per l’Arte Contemporanea. Voluto, sostenuto e inaugurato lo scorso giugno dal presidente Jacques Chirac, alla presenza del segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, il museo si sviluppa in quattro corpi e uno spazio a verde, su una superficie totale di 39.000 mq (tra giardini, uffici e spazi espositivi) ed è qualificato dall’originale rivestimento naturale esterno, ideato da Patrick Blanc e costituito da un muro vegetale di 800 mq con 15.000 piante di 150 differenti specie provenienti da Giappone, Cina, Europa centrale e Stati Uniti.

Gli spazi interni per le mostre, ai quali si affiancano la mediateca e una sala di lettura, si completano con il teatro all’aperto (che prevede programmi di musica e danze, legate agli eventi in corso) e il tetto a terrazza con il ristorante (da cui si vedono la Senna e la vicinissima Torre Eiffel), destinato a diventare meta preferita di parigini e turisti.

GLI ALLESTIMENTI

Sempre su progetto dell’Ateliers Jean Nouvel, Unifor ha curato la realizzazione delle parti espositive permanenti, che occupano circa 6.000 mq all’interno del grande volume (170×35 m) che compone la parte principale del Museo.

L’azienda italiana ha realizzato tutte le 300 vetrine che sono distribuite all’interno del Museo, trovando per ognuna soluzioni specifiche: illuminazione con fibre ottiche, inserimento di sistemi multimediali, basi di supporto nascoste sotto il pavimento galleggiante, sistemi antipolvere e chiusure di sicurezza, utilizzo di vernici che non interferiscono chimicamente con le opere esposte. Sono state inoltre realizzate 25 boites, vere e proprie stanze espositive tematiche incastonate nella parete nord. Progettate per non gravare sulle strutture del museo, le boites si differenziano tutte per sviluppo tematico e per finiture.

Unifor ha poi curato la realizzazione dei 290 metri lineari della lunga ‘scultura antropomorfa’ che si dipana all’interno del volume del Museo, dividendo gli spazi e raccordando le diverse quote delle rampe, risolvendo quindi notevoli problemi dati dalla irregolarità dei pavimenti inclinati. Realizzata interamente in metallo per rispondere a requisiti antincendio, è stata poi completamente rivestita in cuoio e ospita al suo interno un complesso sistema multimediale integrato: video lcd, sistemi audio, binocoli per viste tridimensionali, integrazioni tattili nella superficie della pelle, sistemi di trasmissione dati a onde radio per persone dotate di apparecchi acustici, sensori di movimento e numerosi computer che coordinano le installazioni multimediali.

Unifor ha ovviamente realizzato e allestito anche tutti gli uffici che occupano i cinque piani del blocco amministrativo e gestionale del Museo.

SCHEDA PROGETTO

Ambienti di lavoro
220 postazioni di lavoro
20 uffici direzionali
2.000 mq pareti vetrate
20 porte a battente in vetro trasparente

Prodotti di serie – produzione Unifor

  • Less
    Tavoli scrivania completamente in metallo, integrati da cassettiere e librerie chiuse con ante a ribalta, verniciati nei colori bronzo e satin grey.
  • Neutra
    Armadi con ante scorrevoli in vetro satinato e struttura verniciata colore bronzo e giallo.
  • Naos System
    Tavoli direzionali con struttura in alluminio anodizzato lucido e piano rivestito in pelle marrone e Forbo nero.
  • Mood
    Tavoli per riunioni con basamento verniciato nero e piano in legno rovere sbiancato, attrezzato con dispositivo di servizio per gli allacciamenti elettrici.
  • Progetto 25
    Pareti vetrate a tutta altezza con struttura in profilati di alluminio verniciato colore bronzo e pannellature in cristallo di sicurezza acidato; porte a battente in vetro trasparente.

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