La nuova illuminazione della torre a Padova

Arredo urbano, efficienza energetica e contenimento dell’inquinamento luminoso. Un esempio di illuminazione eccellente.

È stata la Notte Europea dei Ricercatori a tenere a battesimo la nuova illuminazione della torre della Specola, sede dell’Osservatorio Astronomico di Padova e luogo simbolo della ricerca astrofisica, che proprio quest’anno compie i suoi 250 anni.

In Piazza d’Armi del Castello si è tenuta la cerimonia di accensione dell’illuminazione esterna della torre.
Per tutta la serata la piazza è diventata un luogo di particolare suggestione, grazie ad uno speciale palinsesto di coreografie luminose sulla torre, che ha acompagnato il ricco programma della Notte dei Ricercatori all’interno dell’Osservatorio.

Un lavoro di squadra fra pubblico e privato

illuminazione specola padovaL’intervento è il frutto di una proficua collaborazione in atto da mesi fra soggetti pubblici e privati, che ha consentito di restituire alla città un pezzo straordinario di storia, architettura e cultura scientifica. In particolare, alla proposta dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) hanno risposto l’Amministrazione Comunale, iGuzzini, che ha fornito gli innovativi corpi illuminanti, e AcegasApsAmga, che ha curato l’impianto e l’installazione delle lampade.
Il tutto sotto la supervisione dell’Osservatorio Inquinamento Luminoso di ARPAV, Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto e della Sovrintendenza.

Una luce di qualità: efficiente e sostenibile

La nuova luce della Specola è un esempio di illuminazione eccellente, sotto numerosi punti di vista: arredo urbano, efficienza energetica e contenimento dell’inquinamento luminoso, aspetto quest’ultimo di particolare valenza, vista la funzione che la torre sta ricoprendo da ormai un quarto di millennio.
Il progetto di riqualificazione dell’illuminazione ha permesso innanzitutto di valorizzare la suggestiva mole della Torre, rendendola finalmente visibile dal centro città e dalle Riviere. Ma la nuova luce della Specola, è soprattutto sostenibile. Il nuovo sistema infatti opererà per ottimizzare i consumi energetici e contenere l’inquinamento luminoso, garantendo al tempo stesso una migliore qualità dell’illuminazione.

Le caratteristiche tecniche del nuovo impianto

Il nuovo impianto di illuminazione esterna della Specola, fornito da iGuzzini, è costituito da 4 gruppi di proiettori a LED con sorgente luminosa bianca calda – 3000 K- installati sui tetti degli edifici circostanti. Ogni gruppo illumina un lato della torre medievale. Accanto a questi apparecchi sono stati installati anche proiettori RGB che, grazie alla possibilità di miscelare la luce LED di colore rosso, verde e blu, potranno fornire suggestivi effetti cromatici sulle facce della torre medievale in particolari occasioni, il tutto gestito attraverso un sistema di controllo KNX DALI.

Gli apparecchi utilizzati hanno ottiche diverse e in alcuni casi sono dotati di lenti e di alette per creare un effetto luminoso che accentua lo slancio verticale della costruzione; le alette direzionali, inoltre, permettono di tenere sotto controllo l’emissione verso l’alto della luce e quindi ridurre al minimo il fenomeno dell’inquinamento luminoso.

Le 6 grandi finestre astronomiche che caratterizzano la Sala delle Figure, nell’Osservatorio Superiore, sono retroilluminate da apparecchi LED lineari montati su profili, in cui flusso luminoso è indirizzato sia verso l’alto sia verso il basso. Gli apparecchi sono posizionati fra il vetro e le tende motorizzate retrostanti: l’effetto percepito dall’esterno è quello di una ampia superficie luminosa che si ripete ritmicamente alla sommità della torre.

In coincidenza con questo intervento, nuovi proiettori a LED sostituiscono gli obsoleti proiettori alogeni della Sala delle Figure. All’ultimo livello, i cupolini sono illuminati con quattro proiettori fissati al parapetto della terrazza, con fascio luminoso tangente alla muratura in elevazione. Tutto l’impianto è progettato in modo che i proiettori emettano fasci concentrati solo sulle superfici da illuminare controllando gli angoli di emissione con speciali alette.

“L’esperienza condotta nella progettazione della nuova illuminazione della Specola ha rappresentato una nuova sensibilità verso l’inquinamento luminoso, troppe volte trascurato” sostiene Nicola Dell’Acqua, Direttore Generale di ARPAV. “Auspichiamo che sia di stimolo per tutti, in particolare progettisti ed amministrazioni pubbliche, per realizzare sia nell’illuminazione pubblica sia in quella privata, una illuminazione di qualità e meno impattante sul cielo stellato, che è l’unica finestra verso l’universo che ci circonda. Gli strumenti tecnici e legislativi non mancano, occorre solo applicarli e sensibilizzare i cittadini su queste tematiche.”

 

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