Euroluce 2017 Review – Design promenade, prima puntata

Principali novità nei Padiglioni 9 e 11 – Euroluce 2017

La redazione di OfficeBit presenta alcune tra le più interessanti proposte di Euroluce 2017 attraverso la consueta design promenade: un percorso virtuale tra gli stand della fiera biennale dell’illuminazione.

Iniziamo questa visita virtuale con i padiglioni nove e undici.


Artemide

In un’epoca in cui le persone continuano a costruire muri, lo stand di Artemide non ne ha. L’ampio spazio espositivo progettato per la fiera del 2017 è simile a un palco aperto, con divisori tra le aree espositive a pannelli tessili e disposti in parallelo da terra. L’ampio piano del palcoscenico – oltre 1.000 mq. – è fatto di ferro nero, e tutti i mobili sono sospesi. Sulla base di un effetto prospettico, i pannelli creano una netta separazione visiva, ma gli spazi intermedi sono liberi e aperti, senza barriere fisiche. La luce filtra attraverso le tende e modula lo spazio con luce morbida e contrasti scuri. La luce disperde le tenebre, e lo fa con delicatezza nello stand di Artemide. I prodotti sono esposti negli stand e nelle piattaforme di colori vivaci, con un forte impatto grafico, in un continuum con la campagna fotografica realizzata dal fotografo Pierpaolo Ferrari.

Axo Light

Alysoid, il primo progetto del designer giapponese Ryosuke Fukusada per Axo Light, è una collezione di lampade a sospensione realizzata in
alluminio lavorato a mano e caratterizzata da preziose catenine che per caduta definiscono il diffusore presentata in anteprima a Euroluce.  L’ispirazione, come anche il nome Alysoid, deriva dal mondo della geometria e dell’architettura. L’alisoide, noto anche come “catenaria” o “arco catenario”, indica in geometria la curva che una catena, appesa alle sue estremità, forma grazie al suo stesso peso. Questa particolare curva è stata ripresa da architetti del calibro dello spagnolo Antoni Gaudì, che definì l’arco catenario come la “forma naturale più bella”, o
del giapponese Kuroemon Kodama, che nel 1673 realizzò il celebre ponte Kintai, i cui cinque archi catenari in legno, quando illuminati, creano suggestivi riflessi sull’acqua.

Davide Groppi

Davide Groppi presenta i nuovi progetti nello stand a Euroluce 2017, in uno spazio che suggerisce assonanze e parallelismi tra il suo mondo e quello del Funzionalismo Scandinavo, accostando le sue raffinate luci contemporanee a mobili e oggetti originali d’epoca, provenienti dal Nord Europa. “La nuova collezione rappresenta una rinascita.” Afferma lo stesso Davide Groppi. “Un riavvicinamento alla luce. Un ritorno alla ‘primordialità’ dell’esigenza di fare lampade. Da una parte la volontà di fare semplicemente una bellissima luce, dall’altra la necessità di comunicare, costruendo racconti e metafore di luce.”Tutto questo con semplicità, ma nello stesso tempo con creatività ed invenzione.”

Il percorso tra le lampade esposte diventa un viaggio alla scoperta di una matrice comune, basata su una progettualità saldamente legata
ai concetti di semplicità, leggerezza, emozione e invenzione. Per prima arriva la luce, delicata e mai invasiva, solo dopo viene la curiosità di scoprire la sorgente di quella luce, la fonte che la rende possibile.
Tra le novità presentate: La lampada da tavolo Morsetto, QuiQuoQua lampada a sospensione a batteria ricaricabile e la lampada da terra Hashi.

Foscarini

Ad Euroluce 2017, Foscarini si presenta con uno stand di 880 mq progettato da Ferruccio Laviani, che ha accettato la sfida di dare forma alla filosofia aziendale, disegnando un volto che rimarrà nella memoria dei visitatori per i prossimi anni. “Pensare ad un nuovo stand per Foscarini in occasione del Salone del Mobile ha significato cercare di raccontare due facce dell’azienda” – spiega Laviani – “Da un lato, la parte più creativa, che trova ispirazione nella cultura, nell’arte, nei tanti stimoli provenienti dal mondo contemporaneo e dalla ricerca. Dall’altro lato la realtà di un’azienda fatta di ricerca tecnologica, innovazione, impegno nella comunicazione. Un volto, per così dire, più morbido, ed uno più ‘solido’, un’anima più estroversa contrapposta ad una più razionale”.

Quella rappresentata dallo stand è una Foscarini “duplice”, vista dall’interno e dall’esterno. Visto da fuori lo spazio colpisce per il rigore formale e per una sorta di maggiore severità, mentre la visione interna è più rilassata, giocosa e intima. Grandi light-boxes caratterizzati come unica decorazione dalla frammentazione del logo, indirizzano il percorso verso il vero e proprio cuore dello stand: una grande teca in vetro, quasi museale, che racchiude al suo interno le novità assolute firmate da designer noti o poco conosciuti.

Qui troviamo la lampada destrutturata Filo di Andrea Anastasio, il carattere della sospensione Arumi di Lucidi e Pevere, la lampada nomade e senza cavo CRI CRI di Studio Natural, la poetica Satellight di Eugeni Quitllet, l’eleganza sottile di Superficie di Calvi Brambilla, il prezioso vetro soffiato Gem dei Palomba, la leggerezza di Plena di Gargioni e Albouy, fino a Magia, firmata dai fratelli Campana, una linea essenziale, mutevole, modellabile a piacimento.

Karboxx

In occasione di Euroluce 2017 l’architetto Massimiliano Mornati presenta Blonde, la lampada a sospensione che ha concepito insieme a Karboxx. Un estruso in alluminio valorizzato dalla lunghezza e da finiture extra-ordinarie come ottone bronzato e cemento. Il designer definisce linee precise e definite impostando i suoi progetti attraverso sensazioni e inclinazioni, poi inizia un fine labor limae, un processo di pulizia per sottrazione, per togliere il superfluo, per ridurre al minimo l’impatto del materiale.

Blonde è stata disegnata con una forma trapezoidale archetipica del tetto, sotto il quale scorrono parole e incontri, scambi di idee tra persone in uno spazio confortevole, in un ambiente domestico. Blonde presenta finiture materiche che arricchiscono e danno vita all’ambiente, delineando una profondità dell’oggetto stesso, un movimento che è sia moderno e industriale per i colori cemento e corten, sia decorativo per l’ottone bronzato e il cromo lucido. È un progetto di linee e materiali, due caratteristiche sulle quali l’architetto italiano basa il suo lavoro e la sua ricerca progettuale.

Karman

Karman propone uno stand che racchiude in sé l’essenza dell’azienda. Vivere lo spazio Karman è convivere con oggetti cari usurati dal tempo, mezzi che ci hanno accompagnato verso mete lontane, rastrelli che sembrano profumare ancora di terra.  Karman porta a Euroluce 2017 una proposta molto ampia di corpi luminosi, tra cui tre che vanno a consolidare il suo posizionamento nell’outdoor: Gervaso, Romeo e Tobia.

Una collezione ricca, eterogenea, fuori dagli schemi, dove convivono in armonia giocosa pezzi diversi tra loro, con il fil rouge dell’ironia, dell’incontro e al contempo del distacco dal passato, o dalla natura così prossima e ispiratrice. Nascono progetti dalle forme arcaiche che si rinnovano nella loro funzionalità, come nel caso di Gervaso, che da tradizionale vaso da limonaia si trasforma in elemento luminoso inedito e gradevole non solo in outdoor. Bacco, una bottiglia di vino opalescente e candida, a Led ricaricabile, che si trasporta in ogni ambiente. O Quarantasei, un numero che è leggenda e che diventa intuizione e omaggio per un’applique versatile dalle – appunto – in-numerevoli collocazioni. Tobia prende le mosse dal mondo contadino – un mondo “a kilometro zero” intrinseco alla filosofia di Karman – dove la solidità delle radici marchigiane è ricchezza profonda e permette anche lo slancio verso nuovi orizzonti, sia progettuali che commerciali.

Kundalini

A Euroluce 2017, Kundalini presenta progetti in cui il passato si fonde con il futuro per dar vita a nuovi segni della luce. Ogni progetto è un’idea e racconta uno specifico percorso creativo e tecnologico, ma sono tutti coerenti con la filosofia Kundalini. 10 novità frutto della collaborazione di designer e architetti di fama internazionale ma anche di talenti emergenti, che condividono ed esaltano la visione dell’azienda.

Toot, lampada disponibile nelle versioni da tavolo e sospensione, composta da volumi tridimensionali che si incontrano per dare vita a un gioco di danze verticali che cela segreti luminosi, progetto di Karim Rashid. Lanna’, lampada disponibile nelle versioni da tavolo e sospensione, si ispira alle magiche notti stellate illuminate dalle lanterne volanti che si alzano in volo leggiadre ed eteree, progetto di Noè Duchaufour Lawrance. E poi ancora: Giass, lampada a plafone in grado di creare infiniti riflessi di luce; la lampada da tavolo senza tempo Hive, progetto di Ini Archibong; le lampade a sospensione Nami, Victoria, Minimal, Yuma.


 

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